giovedì 12 aprile 2018

LA CHIAVE




Se passi di sabato per Como, noterai il mercatino che si svolge addosso alle antiche mura. Quello e’ il piu’ antico mercato d’Italia. Non che non se ne conoscano di precedenti, solo che Como non ha avuto mai le sue mure distrutte (Como e’ coi forti, e abbandono’ la Lega…) e inoltre il rito del mercato non si e’ mai spostato da li’.
La scuola Medioevale secondo testimonianze attendibili, si svolgeva con un Magister che dettava e con i suoi allievi che scrivevano su pergamene ognuno il proprio libro su fogli in quarto. Questi fogli rilegati o racchiusi in cartelle venivano poi portati al mercato e scambiati con altri libri o cartelle, pagando una prebenda al libraio che girando di citta’ in citta’ era anche l’unico mezzo di diffusione della cultura scritta ( per quella orale c’erano i trovatori ma questo e’ un altro argomento).
Ne consegue che una persona con molte disponibilita’ finanziarie, avesse la possibilita’ di raccogliere molti libri con vari temi e ricopiarne poi su un suo libro a tema monografico tutti e solo gli argomenti che gli interessavano.
Ecco quindi che uno che avesse scritto da destra a sinistra, per esempio, sarebbe apparso secoli dopo come un genio dell’invenzione, mentre era solamente un genio dell’intuito, riconoscendo quali argomenti erano meritevoli di essere copiati.
Sto parlando male di Garibaldi, come avrai capito, e non mi addentro in questa analisi, perche’ se cominciassimo un contradditorio, perderei il filo di quello che voglio dirti.
(Sono disponibile, all’analisi di tutto quello che affermo a proposito di  Leonardo attorno a cui  potremo amabilmente discettare quando vuoi.)
Ora se io ti scrivo il rendiconto di una disputa avvenuta tra una Madre Badessa e una ballerina di Café’ Chantant, ignominiosamente scacciata dal paese con grave scandalo, in questi termini:
Mentre una era in attesa di scritture  si era esibita in piu’ locali, girando lucida e facendo vedere a tutti le sue bellezze. L’altra facendo leva sui precetti, dopo averla bollata, speditamente e’ riuscita a mandarla a quel paese…”
Potremmo pubblicare poi questa comunicazione sul nostro sito  aggiungendo anche il nome del paese dove e’ avvenuto il fatto e tutti sarebbero contenti.
Solo tu ed io, se sapessimo che stavamo parlando di due cartoline postali, una illustrata e l’altra di chiamata alla leva, sapremmo leggere attraverso il messaggio.
Cosi’ se ti parlassi di mia nonna, quella deliziosa vecchina che:
lavora d’ago fino a mezzanotte per aggiustare le mutande rotte” ti commuoveresti anche un pochino. Ma se ti dicessi che ti ho appena descritto una bussola ecco che come una filigrana, tu riusciresti a leggere quello che altri non sanno.
Come avrai capito, se il mezzo e’ il messaggio, non esiste solo la Rete per trasmetterlo ma ci vuole anche la chiave per leggerlo.
Noi stiamo cercando la chiave.
Facciamo una dotta citazione. L’ultima:
Cosa potrebbe essere più pratico per un uomo preso tra la Scilla della cultura letteraria e la Cariddi della tecnologia post-letterata di costruirsi una zattera con gli annunci pubblicitari?
Egli si comporta come il marinaio di Poe nel Maelstrom, il quale, avendo studiato il movimento dei mulinelli, riesce a sopravvivere. Non potrebbe essere il nostro compito nella nuova età elettronica di studiare l’azione che muove il vortice sul corpo delle vecchie strutture?
(Marshall McLuhan, Galassia Gutenberg, 1962)




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