sabato 7 giugno 2014

24- Il calendario

Il calendario

Per tutto il medioevo i popoli cristiani misurarono il trascorrere del tempo in base a calcoli fatti prima della caduta dell'impero romano. Il calendiario giuliano del 325 d.C. Era ancora in vigore ai tempi di Rabelais ma la nascita della statistica aveva a mano a mano isolato l'economia dal rimanente contesto sociale. Durante i cento anni che seguirono la morte di Rabelais (1553) sono molte le indicazioni che le misure esatte di quantità, di tempo e di distanza cominciarono ad avere un'importanza sempre maggiore in tutte le attività della popolazione, tanto che la Chiesa prese l'iniziativa per fornire un nuovo e piu' preciso calendario. L'Europa stava procedendo nella direzione delle quantificazioni e misurazioni di tutte le attività dell'esistenza e finì col distinguersi dal Vicino all' Estremo Oriente anche con la differenzazione della data.

“La passione per le misurazioni esatte comincio' a dominare il Rinascimento. In metodo ramista faceva appello essenzialmente ad una necessità di ordine, non al desiderio di sperimentazione, egli si serve di quello che potremmo chiamare un “metodo di elencazione nel discorso”..... “ Metodo inmediatamente assimilato nella nuova classe borghese di commercianti. Machiavelli è l'autore piu' attento nel mettere a fuoco la relazione tra la nuova arte dello statista con la nuova tecnica dell'osservazione visiva e organizzazione dell'azione.
Cio' che apparve superlativo nell'operazione di isolamento della visività dovuta alla tecnica di stampa, fu la sensazione concreta di poter separare la testa dal cuore. Autori affermati non esitano ad affermare che fu la cultura del libro a trasformare galeotti inglesi nel nuovo cittadino americano dopo lo sbarco del Mayflower. “L'uomo nuovo, (cioè il colono) ha preso a cuore il messaggio della stampa (la Bibbia) e indossato la disadorna veste dell'umiltà... ( a scapito dei nativi).

Il processo di omogenizzazione e uniformità nell'organizzazione sociale e politica, fu facilitato nell'Amerca dal fatto che agisse davanti ad una tabula rasa cioè un terreno vergine su cui tracciare la main road che portasse all'Ovest e costruirci sopra una chiesa dove pregare, un saloon per il tempo libero e la postazione dello sceriffo con la prigione. Bastava eleggere il peggiore di loro per far rispettare la legge e la città poteva prosperare.
Un esempio letterario di spiegazione dell'organizzazione visiva la si ha con Toqueville quando descrive la Francia:
“ ...in quasi tutto il regno la vita differenziata delle diverse province era praticamente scomparsa. Questo fatto aveva contribuito in misura preponderante a rendere tutti i francesi simili tra di loro. Malgrado le differenze sostanziali che ancora eisstevano, l'unità della nazione di manifestava con l'uniformità delle leggi. I decreti, le norme e gli editti emesse dal Re che risiedeva a Parigi, venivano applicate alla stessa maniera e con le medesime sanzioni in tutte le parti di Francia, per cui l'idea di legge viene assimilata in modo uniforme come uguale per tutti, ovunque.....”

La mente machiavellica e quella mercantile diventano una sola cosa nella loro comune e semplice fede nel potere della divisione e segmentazione per poter governare ogni cosa, in politica separando il potere dalla morale, nei commerci tra la morale e i denaro.
Essendo ogni nuova invenzione l'interiorizzazione delle stretture della precedente tecnologia, ne consegue che ogni nuova tecnologia rappresenta un processo di accumulazione. “...in primo luogo il potere invetivo è stato così rapidamente intensificato al giorno d'oggi dal contraccolpo razionalizzato da tutte le forze della ricerca e della scienza, che è già possibile parlare di un balzo in avanti nella storia dell'evoluzione...
La conoscenza umana quindi non ha misteri. Essa consiste nella segmentazionedi ogni processo, di ogni situazione o della natura umana. La tecnica machiavellica del potere è quindi quella di sminuzzare le funzioni per vedere cos'è che fa funzionare, come una macchina. Isolando la passione dominante (il carburante della macchina) l'uomo è in tuo potere...”(Pierre T. De Chardin)



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