Francis Bacon
I primi due secoli dopo l'invenzione della stampa furono quasi
esclusivamente medievali in quanto al contenuto. Piu' del novanta per
cento dei libri stampati erano riproposte di manoscritti medievali.
Fu questo universalismo, cioè la fede nell'inadeguatezza dell'uomo a
comprendere con la sola ragione le cose del creato che con la stampa
diede all'uomo il coraggio di voler leggere in modo nuovo il libro
della natura che in precedenza era opinione comune fosse stato fatto
da Dio e rivelato da Cristo con il solo scopo contemplativo.
Con Bacone entriamo in un nuovo
clima intellettuale e benchè egli avesse i piedi nel medioevo, se lo
analizziamo scopriamo che il suo pensiero non consiste tanto nel
progresso scientifico quanto nella fiducia che la vita dell'uomo
possa essere trasformata dalla scienza.
La stessa espressione “scienza sperimentale” venne usata da
Ruggero Bacone, della sua stessa famiglia, per operare una completa
distinzione all'interno del ragionamento deduttivo, insistendo sulla
necessità di prove particolari per sostenere ogni discussione
scientifica.
Bacone prospetta l'idea di una nuova enciclopedia che comprendesse
tutto lo scibile, ed è questa sua accettazione del libro come
strumento non piu' di contemplazione ma di applicazione, che lo rende
moderno. Un altro autore che usa il libro come ponte tra il Medio Evo
e la modernità è Erasmo. Nella sua versione latina del Nuovo
Testamento egli utilizzo' la tecnologia della stampa per ripulire il
testo sacro e per fissare le regole della grammatica e della
retorica. Ma un simile cambiamento non è mai così rapido e per dare
una funzione nuova all'uso della stampa si dovette aspettare
l'Aretino che al pari di Rabelais e Cervantes proclamo' il
significato della tipografia come qualcosa di immenso, fantastico,
Gargantuale!
Nelle condizioni di cultura manoscritta, come abbiamo visto,
l'estrinsecare il proprio pensiero dalla mente era molto limitata. Il
poeta, lo scrittore non avevano pubblico, non erano in grado cioè di
far conoscere il proprio pensiero a masse di lettori, a causa della
difficoltà di reperire le opere nelle biblioteche, e la lingua dotta
con cui si scriveva, che non era appannaggio dei meno eruditi.
Con l'avvento della stampa e la leggerezza del supporto, scoprire la
lingua volgare come sistema di diffusione pubblica fu così immediata
da costituire un mercato molto interessante.
L'Aretino intuisce le potenzialità del mezzo e rovescia la
confessione, l'autoaccusa, il diario, e lo fa diventare denuncia
pubblica rivolta verso l'autorità costituita.
Divenne il “Flagello dei Prìncipi” fondando il giornalismo,
l'editoriale, e fino a quel tempo mai sospettata: la pubblicità... e
fece tutto da solo, senza basi letterarie (il che fu un vantaggio) e
con il solo ausilio della sua piuma d'oca e del ricatto, scoprì
quello che oggi chiameremmo: il potere della stampa. Nemmeno lui si
rese conto dell'immenso potere della stampa che aveva scoperto,
infatti si riferiva sempre al potere della sua penna.
“...in effetti l'Aretino è una prostituta da cui ha preso
l'istinto della ribellione sociale.Egli getta fango non solo in
faccia ai contemporanei, ma lo fa su tutto il passato. E' come se
sollevasse il mondo e lo mettesse controluce, scoprendo che tutto è
osceno, tutto è falso niente è sacro....egli stesso trasforma le
cose sacre in mercanzia... egli trova conveniente porsi al di sopra
degli uomini e tenerli per le redini dei loro vizi...”
Nota per il lettore:
A questo punto di sono pagine e pagine di riferimenti letterari,
prevalentemente inglesi, visto che McLuhan è docente a Toronto
proprio di letteratura inglese, ma io propongo si saltare a piè pari
il tutto per invitarvi ad una ricerca creativa: Nel descrivere il
percorso che porta la stampa a caratteri mobili dal basso Medio Evo
alla modernità, a cambiare l'intera società, McLuhan vi ha fornito
una chiave, descrivendo quella che secondo lui è la trasformazione
del modo tattile-auditivo del leggere, fino alla visività della
parola sulla pagina stampata. Ecco, adesso fate voi un percorso
letterario usando il McLuhan come cartina tornasole, e rileggetevi
Lutero, la vita nova di Dante Alighieri, il blank verse di Marlowe
perfezionato in seguito da Shakespeare, spaziate nel teatro, perchè
anche la parola subisce trasformazioni. Leggetevi la rivoluzione nel
Cid di Corneille, poi Racine e Moliere, cercate qualche commedia di
Goldoni che rivoluziono' la Commedia dell'Arte italiana “scrivendo”
i copioni delle sue commedie...
Insomma, passiamo al nazionalismo.
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