sabato 17 maggio 2014

2- Mondo auditivo, mondo visivo

GUIDA ALLA GALASSIA GUTEMBERG DI MARSHALL MCLUHAN
Testo di Aldo Vincent

Occorre innanzi tutto precisare che nell'analizzare il comportamento di popoli tribali, cosiddetti auditivi, il McLuhan si riferisce ad antropologi ed esploratoridegli inizi del secolo scorso, quindi quando dice “popoli africani” intende appunto questo: popoli auditivi. Si tenga conto che Galassia Gutemberg è un lavoro pubblicato dall'Università di Toronto nel 1962 e arrivato in Italia solo nel 1976, quando le riminiscenze dell'Africa e degli africani si riferivano a qualche film hollywoodiano e a qualche documentario tipo Mondo Cane.
Io stesso che ho vissuto nell'Africa Nord Occidentale negli anni '80 trovo riscontri in alcuni passaggi del libro associando episodi alla mia esperienza. Sono certo che tornando in quei luoghi in questi giorni troverei non solo varie realtà cambiate, ma sorprese inaspettate.
Questa nota mi serve anche per ribadire che per comprendere le dinamiche indicate dal McLuhan è un errore tracciare schemi mentali o categorie descrittive, perchè il flusso che lui descrive come l'incresparsi di un'onda sul panorama della comunicazione, nel frattempo è diventato uno tsunami con movimenti fluidi come una lava che esce da un vulcano e che si spande, si raggruma, travolge, dilaga...

Un altro punto da chiarire è quello dei mezzi di comunicazione di massa caldi o freddi a seconda che siano ad alta intensità emozionale (caldi come la televisione a colori) oppure che abbiano bisogno della partecipazione del fruitore (freddi come il telefono). Alcuni critici e studiosi hanno rilevato che il McLuhan a volte si contraddice definendo caldi o freddi alcuni dei media che descrive a seconda del contesto in cui vuole dimostrare le sue tesi.
Non entro nel merito della disputa anche perchè nemmeno il McLuhan ha mai voluto chiarire il concetto (“Lei non ha capito niente del mio lavoro!” gridava agli interlocutori scomodi). Posso solo avanzare un'ipotesi mia personale: credo che la descrizione dei media freddi o caldi dipenda proprio dal contesto in cui si trattano. Ci sono mezzi caldi che comparati alla funzione o ad altri mezzi risultano piu' freddi e viceversa.
Non credo di aver sciolto ogni dubbio, quindi teniamo la questione sospesa. Sospensione della credibilità, la chiama il McLuhan, e per una volta ap'plichiamola alle sue teorie de andiamo avanti.

Mondo auditivo, mondo visivo

Un bambino occidentale in massima parte è circondato da una tecnologia visiva con tempi e spazi visivi uniformi e prende dimestichezza molto presto con giochi come chiavi, blocchi, arnesi di plastica che lo costringono a pensare in termini di rapporti spazio-temporali mentre un bimbo tribale, africano o indios sud americano o primitivo asiatico, riceve invece una educazione che dipende quasi eslusivamente dalla parola parlata, carica cioè di forti emozioni, paure e drammaticità.
In altri termini per un bimbo occidentale le cose si muovono e accadono su piani singoli in ordinata successione, mentre un bimbo tribale vive immerso in un mondo magico e risonante della parola parlata.
Possiamo quindi affermare che le popolazioni rurali e primitive vivono in buona misura in un mondo di suoni carico di significati diretti e personali per l'ascoltatore, mentre l'europeo occidentale vive principalmente in un mondo visivo che nel suo complesso gli è totalmente indifferente
(cit. Ds Psychiatry di Carothers).
Carothers nello stesso capitolo esamina la credenza nelle culture non letterate del “potere” della parola e dalla capacità che esse hanno di modificare gli avvenimenti. Keniatta a proposito della magia amorosa dei Kikuyu scriveva:
“E' importante imparare l'uso corretto delle parole magiche amorose e della loro intonazione perchè da esse dipende la buona riuscita della magia.....L'uomo deve recitare la formula della magia amorosa e poi deve chiamare ad alta voce la ragazza amata, poi deve cominciare a parlarle come se essa stesse ascoltandolo...
Sembra un mondo distante millenni, ma oggi qualsiasi bambino davanti alla televisione cresce in un simile mondo magico e ripetitivo, allorchè ascolta la pubblicità che interrompe i suoi programmi...
Carothers continua:
“Vorrei suggerire che soltanto dopo che la parola scritta e in maggior misura quella stampata fecero la loro comparsa, le parole persero il loro potere magico. Perchè?
Sostengo che le popolazioni non letterate passano la loro esistenza quasi completamente immersi in un mondo di suoni mentre i popoli occidentali vivono in buona misura in un mondo visivo. I suoni sono in un certo senso oggetti dinamici nei confronti dei quali l'individuo deve sempre in qualche modo rimanere all'erta. Perdono gran parte di queste qualità in un mondo occidentale dove l'individuo sviluppa una notevole capacità di prescindere da essi. Mentre per gli occidentali vedere vuol dire credere, per i primitivi la realtà sembra piu' concentrarsi su quello che si dice o che si è sentito dire. L'occhio è percepito da essi come uno strumento orientativo mentre è l'orecchio dedicato alla ricezione.
Quando le parole vengono scritte esse diventano parte del mondo visivo diventando oggetti statici e perdendo il loro dinamismo caratteristico del mondo auditivo in generale e della parola parlata in particolare. Le parole orali perdono anche la loro caratteristica individuale essendo rivolte in massima parte ad altra persona, mentre la parola scritta non è rivolta a nessuno e puo' a piacimento essere letta oppure no. Perdono la loro connotazioneemotiva e i toni enfatici ed entrano in un mondo relativamente indifferente dal quale è stato estratto e congelato il potere magico della parola.”

Finiamo questo capitolo con qualche esempio attuale:
In Russia, società altamente orale fino a pochi anni fa, durante le famose “purghe” degli anni '30, gli osservatori occidentali si stupivano di alcune condanne ad individui che confessavano non di aver commesso reati, ma di aver pensato in modo differente al regime. Lo stupore derivava dal fatto che in una società altamente letterata il conformismo visivo e comportamentale l'individuo è libero di deviazioni interiori, mentre una società orale in cui la verbalizzazione interna svolge un'efficace azione sociale, queste deviazioni interiori non sono permesse.

Qualcuno ricorderà una crisi internazionale durante la Guerra Fredda perchè venne catturato dai russi un aereo spia americano (l'occhio) mentre furono gli americani ad inorridire quando scopersero microspie nelle loro ambasciate (l'orecchio)

Dopo la crisi dei missili di Cuba, Russia e Usa decisero di installare una linea diretta tra i due presidenti per scongiurare una guerra atomic

a per errore. Le trattative durarono mesi perchè i Russi volevano il telefono (l'orecchio) mentre gli americani volevano il fax (l'occhio)...
L'ebbero vinta i russi, (l'orecchio) ma gli americani ormai avevano i satelliti (l'occhio)...

(Segue)

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