giovedì 22 maggio 2014

8- Il papiro e la strada

Il papiro e la strada

Platone fu considerato per tutto il Medio Evo semplicemente l'emanuense di Socrate che non scrisse nulla delle sue intuizioni. Egli si trovo' ad operare intellettualmente a cavallo tra il mondo tribale-auditivo del racconto mitologico e le nuove tecnologie che iniziano con il primo apparire della scrittura, cioè della visibilità astratta dagli altri sensi. Nella sua Mimesi Platone esprime le sue perplessità con la convinzione che questa potesse diminuire la consapevolezza ontologica con un impoverimento dell'Essere. (Nasce da qui il problema dell'impoverimento della memoria col dialogo tra Theuth, l'inventore dell'alfabeto e il suo Re Thamus, argomento ripreso con vigore ai giorni nostri da Umberto Eco.) Ci troviamo di fronte nel pensiero e nell'arte al racconto mitologico, magico plenisensoriale che porta alla rappresentazione bidimensionale, dove le figure sui vasi greci non occupano uno spazio ma lo riempiono, mentre lo scrivere l'alfabeto su di un supporto, probabilmente influenza il piano della geometria di Euclide con le sue evidenti limitazioni: lo scorrere uniforme e unidirezionale del tempo non permette ai Greci di risolvere il problema di Achille e la tartaruga, mentre le parallele che non si incontrano mai non permette loro di vedere in prospettiva, cioè di tradurre visivamente da un piano bidimensionale, l'effetto tridimensionale di linee che convergono alll'infinito.

Omogeneità, ripetibilità, uniformità, furono le componenti visive che emersero dalla matrice audio.tattile della mitologia greca che influenzarono il modo di percepire la realtà dei Greci. I Romani estesero questi concetti alla sfera civica e militare, all'arco in architettura e dello spazio chiuso, cioè prettamente visivo. Estesero la linearità dell'Impero con le linee delle loro strade, e l'omogenizzazione delle masse attraverso la scrittura sul papiro. Importante specificare il supporto della scrittura, perchè mentre i Greci scrivevano sui vasi i Romani impressero un impulso notevole alla velocità dovuta alla combinazione scrittura-papiro-strada, che accellero' notevolmente la comunicazione.

“Il tipo e il grado di esperienza “letterata” dei Greci non furono sufficientemente intensi da tradurre il loro patrimonio audio.tattile che divenne accessibile alla sensibilità imana soltanto con l'avvento della stampa...”



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