Il papiro e la strada
Platone fu considerato per tutto il Medio Evo semplicemente
l'emanuense di Socrate che non scrisse nulla delle sue intuizioni.
Egli si trovo' ad operare intellettualmente a cavallo tra il mondo
tribale-auditivo del racconto mitologico e le nuove tecnologie che
iniziano con il primo apparire della scrittura, cioè della
visibilità astratta dagli altri sensi. Nella sua Mimesi Platone
esprime le sue perplessità con la convinzione che questa potesse
diminuire la consapevolezza ontologica con un impoverimento
dell'Essere. (Nasce da qui il problema dell'impoverimento della
memoria col dialogo tra Theuth, l'inventore dell'alfabeto e il suo Re
Thamus, argomento ripreso con vigore ai giorni nostri da Umberto
Eco.) Ci troviamo di fronte nel pensiero e nell'arte al racconto
mitologico, magico plenisensoriale che porta alla rappresentazione
bidimensionale, dove le figure sui vasi greci non occupano uno spazio
ma lo riempiono, mentre lo scrivere l'alfabeto su di un supporto,
probabilmente influenza il piano della geometria di Euclide con le
sue evidenti limitazioni: lo scorrere uniforme e unidirezionale del
tempo non permette ai Greci di risolvere il problema di Achille e la
tartaruga, mentre le parallele che non si incontrano mai non permette
loro di vedere in prospettiva, cioè di tradurre visivamente da un
piano bidimensionale, l'effetto tridimensionale di linee che
convergono alll'infinito.
Omogeneità, ripetibilità,
uniformità, furono le componenti visive che emersero dalla matrice
audio.tattile della mitologia greca che influenzarono il modo di
percepire la realtà dei Greci. I Romani estesero questi concetti
alla sfera civica e militare, all'arco in architettura e dello spazio
chiuso, cioè prettamente visivo. Estesero la linearità dell'Impero
con le linee delle loro strade, e l'omogenizzazione delle masse
attraverso la scrittura sul papiro. Importante specificare il
supporto della scrittura, perchè mentre i Greci scrivevano sui vasi
i Romani impressero un impulso notevole alla velocità dovuta alla
combinazione scrittura-papiro-strada, che accellero' notevolmente la
comunicazione.
“Il tipo e il grado di esperienza
“letterata” dei Greci non furono sufficientemente intensi da
tradurre il loro patrimonio audio.tattile che divenne accessibile
alla sensibilità imana soltanto con l'avvento della stampa...”
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