Sacro e
profano
Con Galassia Gutemberg, Marshall McLuhan intende mostrare come e
perchè l'uomo alfabetico desacralizzo' la forma del suo essere
citando e dissentendo dal pensiero di Mircea Eliade che nel suo Sacro
e Profano indica lo
spazio sacro e la costruzione rituale dell'abitazione umana, la
varietà dell'esperienza religiosa della civiltà arcaica
confrontandola con quello che sono diventati per l'uomo moderno privo
di religiosità, la casa, gli utensili il sesso, il lavoro e così
via.
“E tuttavia – continua Eliade –
tra il cacciatore nomade e il coltivatore sedentario vi è una
somiglianza di comportamento: entrambi vivono in un cosmo
sacralizzato.... E' sufficiente confrontare la loro situazione
esistenziale con quella dell'uomo delle società moderne il
quale vive in un cosmo desacralizzato e
inmediatamente ci rendiamo conto dell'abisso che separa i primi dal
secondo...”
E' naturale che prima della scrittura non esistano sostanziali
differenze tra il nomade e il sedentario, cioè lo specializzato che
si avvia a scoprire la forma visiva dell'esperienza umana. Che
Eliade chiami il sedentario audio-tattile “uomo religioso” è
arbitrario e immotivato, a meno che non vogliamo interpretare questo
termine come “irrazionale”.se per “razionale” vuol dire
esplicitamente lineare, sequenziale, visivo.e la facilità con cui
nel mondo della parola scritta ci si avvia verso posizioni
nominalistiche impensabili per un non letterato. Le idee platoniche e
aristoteliche sono un esempio di trasferimento dalla realtà
dell'oggetto a formula verbale, ripetibile e permanente (in realtà
solo in apparenza) perchè l'essenza non è parte dell'oggetto ma
della sua definizione.e anche concetti quali sostanza e qualità come
attributi dipendono da descrizioni verbali esattamente ripetibili con
l'ordine lineare con il quale le parole devono essere usate.
Ogni cultura basata sull'alfabeto fonetico tende a mettere le cose
sotto o dentro le altre per una costante pressione sublimante per cui
il codice scritto contiene per il lettore l'esperienza del
“contenuto” cioè della parola. La difficoltà del comprendere i
miti è proprio questa, perchè essi non escludono nessun aspetto
dell'esperienza essendo omnicomprensivi e tutti i livelli di
significato sono simultanei perchè ogni significato, tutti i
significati sono contenuti nelle parole pronunciate.
Ogni cultura che si trovi a tradurre se stessa da una forma estrema
in un'altra si troverà inconsapevolmente in un periodo di grande
creatività come successe in Grecia nel quinto secolo o nel
Rinascimento. Ma pure ai nostri giorni via via che la nostra epoca
traduce se stessa all'indietro nelle forme tribali, orali, auditive
sotto la pressione della tecnologia elettronica della simultaneità
noi diventiamo acutamente consapevoli dell'acritica accettazione di
metafore e modelli visivi dei periodi storici che ci hanno preceduto.
L'approdare al Villaggio Globale ci permetterà di liberarci dalla
schiavitu' della percezione di un solo senso, la vista, che abbiamo
visto, se portata all'eccesso provoca ipnosi, cioè al sonno di
Newton da cui è giunta l'ora di liberarci.
Il dormiente si sveglia quando venga stimulato in uno degli altri
sensi che lo imprigionano.
L'era elettronica è l'era del risveglio.
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