venerdì 23 maggio 2014

9- Il Sacro e il Profano

Sacro e profano

Con Galassia Gutemberg, Marshall McLuhan intende mostrare come e perchè l'uomo alfabetico desacralizzo' la forma del suo essere citando e dissentendo dal pensiero di Mircea Eliade che nel suo Sacro e Profano indica lo spazio sacro e la costruzione rituale dell'abitazione umana, la varietà dell'esperienza religiosa della civiltà arcaica confrontandola con quello che sono diventati per l'uomo moderno privo di religiosità, la casa, gli utensili il sesso, il lavoro e così via.
“E tuttavia – continua Eliade – tra il cacciatore nomade e il coltivatore sedentario vi è una somiglianza di comportamento: entrambi vivono in un cosmo sacralizzato.... E' sufficiente confrontare la loro situazione esistenziale con quella dell'uomo delle società moderne il quale vive in un cosmo desacralizzato e inmediatamente ci rendiamo conto dell'abisso che separa i primi dal secondo...”
E' naturale che prima della scrittura non esistano sostanziali differenze tra il nomade e il sedentario, cioè lo specializzato che si avvia a scoprire la forma visiva dell'esperienza umana. Che Eliade chiami il sedentario audio-tattile “uomo religioso” è arbitrario e immotivato, a meno che non vogliamo interpretare questo termine come “irrazionale”.se per “razionale” vuol dire esplicitamente lineare, sequenziale, visivo.e la facilità con cui nel mondo della parola scritta ci si avvia verso posizioni nominalistiche impensabili per un non letterato. Le idee platoniche e aristoteliche sono un esempio di trasferimento dalla realtà dell'oggetto a formula verbale, ripetibile e permanente (in realtà solo in apparenza) perchè l'essenza non è parte dell'oggetto ma della sua definizione.e anche concetti quali sostanza e qualità come attributi dipendono da descrizioni verbali esattamente ripetibili con l'ordine lineare con il quale le parole devono essere usate.
Ogni cultura basata sull'alfabeto fonetico tende a mettere le cose sotto o dentro le altre per una costante pressione sublimante per cui il codice scritto contiene per il lettore l'esperienza del “contenuto” cioè della parola. La difficoltà del comprendere i miti è proprio questa, perchè essi non escludono nessun aspetto dell'esperienza essendo omnicomprensivi e tutti i livelli di significato sono simultanei perchè ogni significato, tutti i significati sono contenuti nelle parole pronunciate.
Ogni cultura che si trovi a tradurre se stessa da una forma estrema in un'altra si troverà inconsapevolmente in un periodo di grande creatività come successe in Grecia nel quinto secolo o nel Rinascimento. Ma pure ai nostri giorni via via che la nostra epoca traduce se stessa all'indietro nelle forme tribali, orali, auditive sotto la pressione della tecnologia elettronica della simultaneità noi diventiamo acutamente consapevoli dell'acritica accettazione di metafore e modelli visivi dei periodi storici che ci hanno preceduto. L'approdare al Villaggio Globale ci permetterà di liberarci dalla schiavitu' della percezione di un solo senso, la vista, che abbiamo visto, se portata all'eccesso provoca ipnosi, cioè al sonno di Newton da cui è giunta l'ora di liberarci.
Il dormiente si sveglia quando venga stimulato in uno degli altri sensi che lo imprigionano.
L'era elettronica è l'era del risveglio.




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