sabato 31 maggio 2014

17- Compaiono gli autori

L'autore

A questo punto McLuhan, trovandosi al confine tra il mondo manoscritto e quello tipografico, si sofferma per confrontare tra di loro i diversi tratti e le contaminazioni tra le due diverse culture poichèà studiando l'epoca degli amanuensi è possibile comprendere meglio la subentrante cultura visiva.
Tommaso Moro e Pietro Ramo, rappresentano meglio di altri intellettuali dell'epoca il progetto di un ponte sopra il fiume turbolento della filosofia scolastica che col suo carattere di conversazione orale comincia ad essere assolutamente inadatta (per Tommaso Moro) ai problemi di un grande stato centralizzato mentre per Ramo essa era diventata insufficiente per il metodo didattico. Giacchè il metodo scolastico era un mosaico simultaneo che non serviva piu' in un'epoca lineare e visiva.
Passo' molto tempo prima che il libro stampato venisse riconosciuto come qualcosa di piu' che una semplice tecnica per un manoscritto piu' accessibile, così come all'epoca della pubblicazione di Galassia Gutenberg risultava altrattanto difficile spiegare la diversità tra l'immagine televisiva e cinematografica. Nelle sue conferenze per la formazione alla comunicazione, Maurizio Costanzo affermava: “Come chiaramente scritto dal McLuhan, la televisione è figlia della radio...” mostrando innanzi tutto di non aver letto nulla dell'autore, ma solo d'aver orecchiato alcuni apodittici in voga.
Allo stesso modo altri intellettuali discettavano sui contenuti trascurando l'analisi dei mezzi. Insomma quello che era successo con l'invenzione di Gutenberg, cioè l'analisi errata delle cause e degli effetti, si ripetè alla fine del secolo scorso, con l'abbaglio della tecnologia elettronica considerata meccanica e non organica.

Escluso il caso eclatante di Leonardo Da Vinci, dovuto principalmente alla sua maniera di scrivere da destra a sinistra, non conosciamo per la massima parte il nome degli autori dei manoscritti perchè il concetto di autore era molto diverso da come lo intendiamo oggi. Non soltanto la paternità letteraria rimase sconosciuta fino all'epoca della stampa ma fino ad allora non vi fu nemmeno un pubblico di lettori in quanto gli amanuensi scrivevano per altri amanuensi. Era una sorta di lavoro collettivo, sia nelle sale di scrittura delle biblioteche dei conventi, sia per attingere da altri manoscritti. Se non trovavano pagine interessanti da aggiungere a quanto stavano scrivendo, si affidavano alla propria memoria e chiedevano ad altri bibliotecari di copiare parti di altri manoscritti. Qui gli storici si trovano davanti a serie difficoltà per le ricostruzioni storiche, perchè un incunabolo era composto di vari argomenti e il titolo del tomo era il titolo del primo argomento trattato. Un manoscritto archiviato sotto il nome di Cicerone aveva sì come primo argomento uno scritto di quell'autore, ma poi potevano esserci altri argomenti, di geometria, di matematica o di filosofia. Una richiesta di copiatura da pagina a pagina... del Cicerone in quella biblioteca, poteva essere uno studio di scienze naturali o altro....

Nel XII secolo con il sorgere delle università maestri e studenti entrarono prepotentemente nel campo della produzione libraria dettando e scrivendo libri durante le lezioni. Si comincio' a fare a meno della costosa pergamena mentre la carta, molto piu' economica, rese la produzione libraria piu' una questione di operosità che di ricchezza. Commettiamo un grave e anacronistico errore se pensiamo che uno studioso medievale considerasse il contenuto del libro che stava leggendo come espressione o il punto di vista di un autore. Egli invece considerava cio' che leggeva una parte di quella complessiva massa di sapere che si era accumulata nei secoli e da cui ogni contemporaneo attingeva per completare e continuare l'opera di antichi saggi. Fu il carattere di diffusione e omogeneità stimolato dalla tipografia in ogni fase della sensibilità umana che a partire dal sec.XVI comincio' ad invadere le arti, le scienze, l'industria e la politica con il suo “punto di vista” che tra le altre cose fece nascere il concetto di autore e lettore.


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