Pubblicità e Propaganda
Nella seconda metà del secolo scorso, quando Galassia Gutenberg fu
pensata e scritta, il mondo si divideva in due, da una parte chi si
batteva in nome della libertà e chi difendeva l'eguaglianza. McLuhan
supera questo schema e divide il mondo in visivo, quali gli Stati
Uniti de Europa Occidentale, e mondo orale (la Russia in special
modo) o audio-tattile (in prevalenza Cina e India).
Le ragioni principali erano che quel poco di alfabetizzazione
introdotta in quei Paesi non fosse così rapida da accelerare
cambiamenti percepibili.
In questo mezzo secolo sono accaduti molti avvenimenti tra i quali la
diffusione dell'elettricità e l'avvento dei telefonini cellulari e
Internet che hanno fatto in modo per esempio che l'India
avvantaggiata dalle sue radici audiotattili abbia sfornato dalle sue
Università il maggior numero di ingegneri informatici al mondo,
costituendo eserciti di programmatori di software e matematici.
Infatti secondo McLuhan tutte le invenzioni tecnologiche altro non
sono che protesi dei nostri sensi, quindi il denaro e i numeri sono
la protesi del tatto, da qui le specializzazioni indiane.
Tra tutti i sociologi e antropologi che hanno studiato il fenomeno
cinese stupisce che nessuno abbia messo a fuoco con il suo effettivo
valore, la funzione innovatrice della Rivoluzione di Mao Tze Dang che
ebbe sulla scrittura cinese, composta da quasi 9.000 ideogrammi, arte
praticata dai Mandarini, certo. Pero' pure un comune cittadino per
poter leggere un normale periodico doveva conoscere almeno 3.000
ideogrammi! (Ricordo di aver visto una vecchia macchina per scrivere
cinese, era grande come un tavolo da cucina per otto persone).
La Rivoluzione diede agli ideogrammi la stessa funzione dei caratteri
fonetici occidentali: ogni segno senza significato che evoca un suono
senza significato ma che messo in sequenza lineare piana de omogenea
evoca il suono della parola parlata, de ecco che con solo una
quarantina di ideogrammi le nuove generazioni cinesi si prepararono a
svegliare il Grande Drago dopo diecimila anni...
Frantumata e vaporizzata l'U.R.S.S. Oggi rimane la Russia nuova
superpotenza militare ed energetica. Fu essa a contendere agli Stati
Uniti non solo la supremazia militare ma pure quella intellettuale in
Europa. La disputa principale era proprio sulla libertà
d'espressione, punto focale di ogni libertà secondo il mondo
occidentale e in particolar modo la libertà di stampa.
Secondo gli Angloamericani la libertà d'espressione, cioè il
diritto di dire o non dire determinate cose era evidente in Occidente
ma negato in Unione Sovietica. Le autorità russe invece rispondevano
che non era importante il diritto di dire o di non dire, ma di
accedere ai mezzi di informazione che in Occidente erano nelle mani
di gruppi economici legati al potere, che trincerati nella cittadella
della libertà di stampa davano lo stipendio ai giornalisti, una
specie di casta cooptata affinchè divulgasse indiscrezioni che il
Potere lasciava abilmente trapelare per sondare l'opinione pubblica.
Questione all'apparenza inestricabile ma che vista dopo l'avvento
della comunicazione globale, cioè non informazione dal centro alle
periferie, ma pluridirezionale, ci permette di analizzare a distanza
due mondi che in realtà usavano le stesse leve della comunicazione.
In Occidente i pubblicitari in fondo hanno la stessa filosofia di
quei Sovietici: si preoccupano dell'accesso ai mezzi d'informazione e
dei possibili risultati sul pubblico con l'intento di indirizzare la
produzione e i processi sociali senza preoccuparsi dell'espressione
individuale. Ve lo immaginate se una marca di Benzina o Mc Donald
usassero i loro spot per veicolare opinioni private? E qui non
c'entra nulla Marx o Lenin, Lincoln o Grant, Trattasi di normale
atteggiamento di ogni comunità tribale quale esse erano e quali
siamo oggi con l'avvento di Internet.
Alcuni la chiamavano Pubblicità altri Propaganda, ma era
semplicemente Comunicazione.
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