lunedì 19 maggio 2014

6- Il Villaggio Globale

Il Villaggio Globale

E' spesso fonte di sorpresa per i sociologi del nostro tempo scoprire che a mano a mano che scopriamo, approfondiamo e penetriamo negli strati piu' profondi della consapevolezza non letterata ci troviamo davanti ai piu' avanzati e raffinati concetti dell'arte e della scienza di questo secolo. E' un ossimoro attorno al quale si accendono quotidianamente animate controversie mentre il nostro sistema di percezioni sta passando inesorabilmente da un orientamento prettamente visivo ad un orientamento auditivo dovuto all'elettricità, immediata, avvolgente,multidirezionale e soprattutto ad Internet. Le discussioni vertono principalmente sui contenuti trascurando le cause de i processi. Il foglio su cui si scrissero le lettere dell'alfabeto influenzo' il piano della geometria euclidea? La prospettiva sarà l'evoluzione del punto di vista unico dovuto alla stampa con i caratteri mobili? La discussione è aperta ma un fatto è incontrovertibile: la percezione è cambiata da quando con l'invenzione del telegrafo il messaggio arrivo' prima del messaggero, anzi di piu' oggi messaggio e messaggero sono la medesima cosa...
I filosofi greci non solo vennero stimolati dal venire in contatto con la cultura di altri paesi ma poichè non avevano una casta sacerdotale depositaria del patrimonio di saggezza del proprio pensiero, in pratica essi stessi non avevano una scienza propria e non esistevano interessi costituiti per mantenere il patrimonio di conoscena che impedissero di accettare de elaborare nuove teorie.
E' questo lo svantaggio che pone il mondo occidentale quale soccombente nei confroni dei mondi auditivi che percepiscono senza remore le nuove sollecitazioni.
A questo punto devo fare un esempio altrimenti ci perdiamo.
Il romanzo moderno nasce in Francia e i picareschi in Spagna, si aggancia alla poesia del tardo Romanticismo tedesco, esplode in Inghilterra coi romanzi libertini fino ad esplodere nei romanzi d'appendice. In Italia escluso Alfieri e Foscolo (e per la prosa l'inarrivabile Manzoni) tutto piatto fino ai veristi con Verga, Deledda...
Il poco interesse per il romanzo si deve soprattutto al fatto che leggere, scrivere, pubblicare libri era un fenomeno d'elite e il popolo, che non sapeva leggere, cantava. E' in questo periodo che nasce il Melodramma, storie struggenti cantate e non lette. I teatri dell'Opera in Italia sono circa 800, un numero abnorme se paragonato al resto d'Europa, ma furono le romanze e i canti delle opere che incanalarono persino il Risorgimento. Si pensi che i fratelli Bandiera – non unici ma certo i piu' famosi- al momento della fucilazione intonarono un coro di opera.
E veniamo ai nostri giorni. Non possiamo certo affermare che i nostri giovani laureati si possano catalogare nella categoria dei tribali-auditivi, ma le loro radici certamente sì. Ecco perchè i nostri ricercatori sono ambiti nelle Università straniere dove con la loro intuizione auditiva rappresentano un plus alla ricerca basata su team alfabetici-visivi. Perchè la scienza moderna è auditiva ma noi per facilitarne la divulgazione l'abbiamo trasformata di schemi e disegnini per la facile comprensione. Immaginiamo la materia impastata di atomi come fosse una torta, ma non è così. Il nucleo dell'atono con tante palline al centro e una pallina che gira in periferia, ma non è così. La nostra imponente zavorra di tecnologia letterata e meccanicistica ci rende impotenti e inetti ad affrontare le nuove tecnologie elettromagnetiche. La nuova fisica è un campo auditivo e la nostra società a lungo tempo letterata non si trova a suo agio a cambiare l'occhio per l'orecchio. Ma non è questo il punto, il cambiamento non sta nella sostituzione ma nel fagocitare varie culture e farle convivere in un insieme intellettuale fatto di fenomeni a macchia di leopardo, un po' come vivere in un villaggio globale con suoni di tamburi nella selva circostante e percepire la delicatezza dell'orecchio, che l'occhio non possiede.

Oggi, con l'elettricità che crea condizioni di estrema interdipendenza su scala planetaria, ci muoviamo rapidamente in un mondo auditivo di eventi simultanei e tuttavia le abitudini della scrittura permangono nel nostro modo di parlare, nella sensibilità nel nostro modo di strutturare lo spazio e il tempo nella vita quotidiana. La scrittura e la propensione visiva avranno ancora per molto tempo la supremazia sull'elettricità e sulla consapevolezza del campo unificato. Ma allostesso tempo saranno i popoli auditivi che con le nuove tecnologie si avvantaggeranno in campi completamente sgombri da macerie culruali ammassate per secoli.”

La scoperta dell'elettromagnetismo ha interrotto il servomeccanicismo secondo il quale ogni invenzione tecnologica era la protesi delle nostre braccia, delle gambe, dei piedi e dei nostri sensi. Ora tutte le reazioni umane diventano un “campo” simultaneo, facendoci vivere tutti in un villaggio planetario, uno spazio limitato risuonante di tamburi tribali.




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